Bruxelles, 24 maggio 2025 – ANSA
Marina Brambilla, rettrice dell’Università degli Studi di Milano, ha espresso forte preoccupazione per le recenti decisioni dell’amministrazione Trump in merito alla stretta sugli studenti internazionali all’università di Harvard. Un provvedimento che, secondo Brambilla, mette in pericolo il principio fondamentale della circolazione delle idee nella comunità scientifica globale.
“La situazione ad Harvard è allarmante – ha dichiarato Brambilla durante un’intervista rilasciata all’ANSA a margine di alcuni incontri istituzionali tenutisi a Bruxelles –. È essenziale ricordare che ogni forma di progresso, sociale ed economico, nasce da quello scientifico. E la scienza si alimenta di confronto, dibattito, apertura. Il luogo dove si impara a distinguere il vero dal falso è la scuola, e ancor di più l’università ”.
L'intervento arriva in un momento delicato: le nuove restrizioni sui visti per studenti internazionali da parte dell’amministrazione statunitense hanno generato un acceso dibattito all’interno della comunità accademica mondiale. Secondo Brambilla, l’impatto di queste politiche rischia di compromettere profondamente lo scambio globale di competenze e conoscenze.
“La comunità scientifica – ha spiegato – è fatta di talenti giovani e meno giovani, provenienti da ogni parte del mondo, che lavorano insieme e fanno ricerca grazie alla libera circolazione delle persone e delle idee. Costruire muri, invece di ponti, significa minacciare alla radice lo sviluppo della scienza”.
La rettrice ha poi ribadito l’importanza della libertà accademica, sottolineando come essa non debba essere considerata un privilegio per pochi eletti, ma un diritto universale che garantisce alla scienza di operare in autonomia, seguendo unicamente il principio della verifica e della prova.
“Limitare la libertà accademica – ha concluso Brambilla – è un attacco al cuore del metodo scientifico, che deve restare libero da pressioni ideologiche, politiche o economiche. La scienza ha bisogno di ponti, di scambi, di apertura: solo così può continuare a generare progresso per tutti”.
Brambilla si trova a Bruxelles per partecipare a una serie di incontri tra i rettori delle università europee aderenti a LERU, la League of European Research Universities. Il tema della libertà accademica e della cooperazione internazionale è stato al centro del confronto, in un momento storico in cui la scienza si trova nuovamente a dover difendere i suoi spazi di libertà .
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